E arrivi un giorno.. non sai neanche perchè ne per come.. sei in una situazione strana.. nel momento forse peggiore.. ma una notizia non ti sconvolge.. lo avrebbe fatto, pensandoci in modo distratto.. ma non lo sta facendo...

Ti trovi con gli occhi lucidi, stranamente sereni.. in una sensazione piacevole a leggere cosa sarebbe, cosa faresti.. e a godere di un quadro che non hai ancora disegnato..

Allora capisci cosa forse vorresti veramente.. ti sembra di aver capito tutto con un momento, ti sembra di aver trovato la svolta, di aver trovato la pace con un attimo..

Forse è così.. chissà cosa inseguiamo, chissà chi ha deciso cosa veramente stiamo inseguendo.. chissà perchè forse non siamo mai noi a decidere di noi stessi.. cerchiamo il mondo e qualcosa di più, e poi con gli occhi lucidi, sorridiamo alla piacevolezza di un immagine quasi scontata ma così immensa.

:)

Ascoltate questa ragazza.. ne Vale la pena

IL SENSO DELLA VITA - Chiara Del Miglio


http://www.video.mediaset.it/video/il_senso_della_vita/interviste/220234/chiara-del-miglio.html#tc-s1-c1-o1-p1



Steve Jobs - Il discorso più bello della storia.



1 parte




2 parte



l Bushidō (giapp. 武士道, la via del guerriero) è un codice di condotta e un modo di vita

Bushidōhttp://it.wikipedia.org

Il samurai Miyamoto Musashi
Il Bushidō (giapp. 武士道, la via del guerriero) è un codice di condotta e un modo di vita, simile al concetto europeo di Cavalleria, adottato dai guerrieri giapponesi. In esso a differenza di altri addestramenti militari nel mondo sono raccolte oltre le norme di disciplina militari, anche quelle morali che presero forma in Giappone durante gli shogunati di Kamakura (1185-1333) e Muromachi (1336-1573), e che furono formalmente definite ed applicate nel periodo Tokugawa (1603 - 1867).
Ispirato ai principi del buddhismo e del confucianesimo adattati alla casta dei guerrieri, il Bushidō esigeva il rispetto dei valori di onestà, lealtà, giustizia, pietà, dovere e onore che dovevano essere perseguiti fino alla morte. Il venir meno a questi principi causava il disonore del guerriero, che espiava commettendo il seppuku, il suicidio rituale.
Successivamente alla Restaurazione Meiji (1866), il Bushidō ebbe come punto fondante il rispetto assoluto dell'autorità dell'imperatore e divenne uno dei capisaldi del nazionalismo giapponese. Uno dei principi del Bushidō, l'assoluto disprezzo per il nemico che si arrende, fu la causa dei trattamenti brutali e denigranti a cui i giapponesi sottoposero i prigionieri nel corso della seconda guerra mondiale, mentre la ricerca della morte onorevole in battaglia fu la molla che spinse molti kamikaze al sacrificio.

義, Gi: Onestà e Giustizia[modifica]I sette principi del Bushidō
Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell'onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
勇, Yu: Eroico Coraggio
Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.
仁, Jin: Compassione
L'intenso addestramento rende il samurai svelto e forte. È diverso dagli altri, egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d'aiuto ai propri simili e se l'opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una.
礼, Rei: Gentile Cortesia
I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia ma anche per come interagisce con gli altri uomini.
誠, Makoto o 信, Shin: Completa Sincerità
Quando un Samurai esprime l'intenzione di compiere un'azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l'intenzione espressa. Egli non ha bisogno né di "dare la parola" né di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.
名誉, Meiyo: Onore
Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso.
忠義, Chugi: Dovere e Lealtà
Per il Samurai compiere un'azione o esprimere qualcosa equivale a diventarne proprietario. Egli ne assume la piena responsabilità, anche per ciò che ne consegue. Il Samurai è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura. Egli resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile.


Se riesci a mantenere la calma
quando tutti intorno a te la stanno perdendo...
Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te
tenendo, però, nel giusto conto i loro dubbi...
Se sai aspettare senza stancarti dell'attesa
o essendo calunniato non rispondere alle calunnie
o essendo odiato non dare spazio all'odio
senza tuttavia sembrare troppo buono
né parlare troppo da saggio...
Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni...
Se riesci a pensare senza fare dei tuoi pensieri il tuo fine...
Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta
e trattare questi due impostori allo stesso modo...
Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto
distorta da imbroglioni
che ne fanno una trappola per ingenui;
e guardare le cose per le quali hai dato la vita
distrutte, e umiliarti a ricostruirle...
Se in un sol colpo puoi rischiare tutto quanto hai avuto dalla vita e perderlo,
e poi ricominciare senza pentirti della tua partita;
Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi
a sorreggerti anche quando sono esausti,
e così resistere quando in te non c'è più nulla
tranne la volontà che dice loro: "Resistete"
Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà
o passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale...
Se non possono ferirti né i nemici né gli amici troppo premurosi...
Se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo...
Se riesci a riempire ogni inesorabile minuto
dando valore a ogni istante che passa...
Tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa
e - quel che più conta - tu sarai un Uomo, figlio mio!



Lentamente muore



Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

La persona indipendente

La persona indipendente rifiuta l’omologazione di massa anzi

utilizza la propria creatività e fantasia per mixare stili diversi e

si rende riconoscibile attraverso dettagli.

Si circonda di cose belle e intense per condividerne i valori,

estetici e simbolici.

Senza alcuna smania d’ostentazione.

Il fine ultimo è il raggiungimento di una soddisfazione intima e

profonda, una gratificazione concreta.

L’indipendente è un uomo libero, è colui che non ha timore di

essere se stesso.